E’ una corrente endogena bidirezionale e a bassa frequenza, che si viene a formare in seno ai tessuti nel punto in cui si incrociano due correnti a media frequenza. Si chiama interferenziali perchè si forma ed interferisce con i tessuti nel punto in cui due correnti a media frequenza si incrociano.
Ha un’azione profonda e presenta un’amplificazione dell’intensità.
Azione profonda: deriva dalle caratteristiche intrinseche delle correnti a media frequenza, verso le quali la cute oppone una minore resistenza perchè l’impedenza elettrica della cute si riduce man mano che aumenta la frequenza. Produce un’azione in profondità che non è realizzabile con le diadinamiche, le quali agiscono prevalentemente nei tessuti superficiali.
Amplificazione dell’intensità erogata: all’interno dei tessuti l’intensità della corrente interferenziale è maggiore rispetto a quella presente a livello degli elettrodi, perchè le intensità delle correnti erogate dai due generatori si sommano.
EFFETTI TERAPEUTICI
La corrente interferenziali viene utilizzata in campo fisioterapico a scopo eccitomotorio ed antalgico.
Effetto eccitomotorio: provoca la contrazione dei muscoli normalmente innervati e profondi.
Analgesia: potrebbe provocare vasodilatazione la quale, attraverso l’aumento del flusso sanguineo locale, rimuoverebbe dai tessuti le sostanze algogene.
Indicazioni principali:
– dolori nevralgici
– periartriti
– dolori spastici
– turbe trofiche
– disturbi neurovegetativi
Controindicazioni principali:
– Presenza di metalli in situ
– Dermatiti
– ferite