La cervicalgia, ovvero il dolore localizzato nella parte posteriore del collo, a livello delle vertebre del rachide cervicale (tecnicamente indicate come C2-C7 e corrispondenti alla parte “alta” della colonna vertebrale), è uno dei disturbi osteoarticolari più frequenti in età adulta.
Torcicollo acuto: che arriva a limitare i movimenti fisiologici del collo e della testa, soprattutto nei movimenti di rotazione.
Parestesie ed intorpidimento: queste alterazioni della sensibilità disturbano spesso il riposo del paziente o si presentano al suo risveglio. Nella maggioranza dei casi, si manifestano nelle porzioni più distali dell’arto con una sensazione di gonfiore e di freddo.
Alla luce della contemporanea diffusione del dolore cervicale, è necessario valutare il paziente dal punto di vista dell’unitarietà bio-psico-sociale del soggetto con cervicalgia e con cervicobrachialgia, considerandone non solo gli aspetti clinici della malattia, come severità e durata, ma anche le dimensioni personali, culturali e sociali che riguardano l’impatto indotto dal problema in termini di limitazione delle attività e della partecipazione.
Consigliamo sempre, prima, una seduta conoscitiva per valutare il più efficace percorso riabilitativo.